Accessibilità: nuovo obbligo per i siti dal 28 giugno 2025, chi deve adeguarsi?

Obbligo di Accessibilità per Siti Web e e‑Commerce

Con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA) il 28 giugno 2025, tutti i siti web e le piattaforme e‑commerce nuovi (o aggiornati) devono rispettare criteri di accessibilità digitali — in particolare le linee guida WCAG 2.1 AA e la norma tecnica EN 301 549.

Obbligo accessibilità per i siti, nuova scadenza 28 giugno 2025

Chi è esentato dall’obbligo?

Le microimprese: un’impresa è considerata micro se occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo OPPURE un totale di bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.

Le microimprese sono esentate dall’osservanza dei requisiti di accessibilità per i servizi che forniscono, ma questa esenzione non si applica ai prodotti digitali che immettono sul mercato.

Requisiti e cosa cambia

Requisiti Tecnici

Requisiti Amministrativi e Organizzativi

Ambito Temporale

Chi vigila e quali sono le sanzioni

Vantaggi e opportunità

Adeguare il proprio sito ai requisiti di accessibilità offre vantaggi concreti:


✅ Sintesi per i siti ed e‑commerce

AspettoDettagli
A chi si applicaTutti i siti web commerciali ed e‑commerce, eccetto microimprese
Standard richiestiWCAG 2.1 AA + EN 301 549
ScadenzaNuovi siti dal 28/6/2025, versioni esistenti fino al 28/6/2030
VerificheAudit, formazione, report, documentazione 5 anni
Sanzioni€2.500–40.000 + ritiro servizi
VantaggiPubblico più ampio, SEO, reputazione, compliance

Risorse Utili:

Accessibilità Digitale: Le Nuove Scadenze e Cosa Cambia per la Tua Attività

Il panorama dell’accessibilità digitale in Europa e in Italia sta per subire un’importante evoluzione con l’entrata in vigore dell’European Accessibility Act (EAA). Questa direttiva europea, emanata ad aprile 2019 e recepita dall’Italia a maggio 2022 tramite il Decreto Legislativo 82/2022, diventerà ufficialmente operativa il 28 giugno 2025.

L’obiettivo è armonizzare i requisiti di accessibilità per prodotti e servizi, garantendo che le persone con disabilità, e in generale tutte le persone con limitazioni funzionali come anziani o donne in gravidanza, possano fruire degli strumenti digitali senza difficoltà.

European Accessibility Act (EAA): Cosa cambia dal 28 giugno 2025

Ambito di Applicazione e Soggetti Interessati: le nuove disposizioni si applicano a tutti i prodotti e servizi digitali immessi sul mercato o forniti ai consumatori dopo il 28 giugno 2025. Questo significa che la direttiva non coinvolge le versioni di applicativi o servizi già in uso, a meno che non subiscano modifiche sostanziali. Sono esclusi contenuti di siti web e applicazioni mobili considerati archivi, cioè non aggiornati o rielaborati dopo il 28 giugno 2025, così come media pre-registrati e formati di file per ufficio pubblicati prima di tale data, contenuti di terzi non controllati dall’operatore economico, e mappe online se le informazioni essenziali sono fornite in modalità digitale accessibile.

Tutti gli operatori economici sono interessati, con specifiche deroghe:

Cosa significa “Onere Sproporzionato”? L’onere sproporzionato si verifica quando i costi per rendere accessibile un prodotto o servizio sono tali da renderne antieconomica la produzione, distribuzione o vendita, oppure quando l’applicazione delle norme di accessibilità comporterebbe uno stravolgimento sostanziale della natura del prodotto o servizio. Questa valutazione deve essere documentata e conservata per almeno 5 anni e rinnovata in caso di modifiche al servizio, su richiesta delle autorità di controllo, o comunque ogni 5 anni. Le microimprese sono esentate dalla documentazione dell’onere sproporzionato perché la dimostrazione stessa sarebbe un onere sproporzionato. Inoltre, gli operatori che ricevono finanziamenti pubblici o privati per migliorare l’accessibilità non possono invocare l’onere sproporzionato.

Categorie di Prodotti e Servizi Coinvolti: l’EAA richiede l’accessibilità di una vasta gamma di prodotti e servizi digitali:

Obblighi Specifici per gli Operatori Economici: gli operatori economici (fabbricanti, rappresentanti autorizzati, importatori e distributori) devono garantire che i prodotti siano progettati e realizzati per ottimizzare l’uso da parte di persone con disabilità e siano accompagnati da informazioni accessibili sul loro funzionamento e caratteristiche. Le istruzioni e le informazioni sulla sicurezza devono essere chiare, comprensibili e intelligibili.

Requisiti Tecnici e Vigilanza: i prodotti e i servizi devono rispettare gli standard europei di accessibilità, come le WCAG 2.1 livello AA (Web Content Accessibility Guidelines) e la norma EN 301 549, che è lo standard tecnico di riferimento per l’accessibilità ICT. La conformità a questi standard armonizzati genera una presunzione di conformità con i requisiti dell’EAA.

La vigilanza sull’applicazione dell’EAA è affidata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) per i prodotti e all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) per i servizi. Sono previste sanzioni amministrative pecuniarie che variano da 5.000 a 40.000 euro per le violazioni delle disposizioni, tenendo conto dell’entità della non conformità e del numero di utenti coinvolti.

La Legge Stanca (L. 4/2004): Il Quadro Attuale

Prima dell’EAA, la principale normativa sull’accessibilità digitale in Italia è la Legge 4 del 2004, nota come “Legge Stanca”. Questa legge promuove l’accessibilità ai servizi informatici e telematici per le persone con disabilità.

Soggetti interessati dalla Legge Stanca:

Requisiti e Vigilanza: per questi soggetti, siti web, app e tutti i contenuti digitali devono essere accessibili. È richiesta una dichiarazione di accessibilità annuale e un meccanismo di feedback per gli utenti. L’organo incaricato di vigilare sull’applicazione della Legge Stanca è l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Le sanzioni per inadempienza possono includere provvedimenti disciplinari per i dirigenti pubblici e sanzioni amministrative pecuniarie fino al 5% del fatturato per i privati.

Come Webag può aiutarvi

L’entrata in vigore dell’European Accessibility Act rappresenta un passo fondamentale verso un ecosistema digitale più inclusivo. Essere conformi non è solo un obbligo legale, ma anche un’opportunità per ampliare il vostro pubblico e migliorare l’esperienza utente per tutti.

Noi di Webag possiamo supportare la tua azienda in questo percorso di adeguamento. Offriamo una consulenza specializzata e soluzioni tecniche per garantire che i vostri servizi digitali rispettino i nuovi standard di accessibilità, trasformando gli obblighi in un vantaggio competitivo. Contattaci per una valutazione personalizzata.

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